"1914: il produttore americano William Fox lanciò l'attrice Theda Bara. Fu subito inquadrata come una donna tentatrice e perversa che schiavizzava gli uomini con il suo potere di seduzione tipico della vamp. L'attrice è solitamente ritratta con seducenti abiti egiziani, attorniata da serpenti.
La sua immagine di donna negativa, volitiva, ribelle e controtendenza spaventa. E' considerata il simbolo della misantropia perché mette a repentaglio la supremazia della figura maschile: non conduce all'equilibrio di potere dei generi, ma fa sì che la donna superi l'uomo con il suo crescente potere di natura sessuale.
La nuova immagine diffusa da Theda Bara invade i campi prettamente maschili, è l'antitesi della passività femminile e minaccia l'ordine patriarcale della famiglia: la donna rappresenta quasi un pericolo perché non è più madre e moglie fedele.
Per molti anni resta il volto perverso dell'universo femminile statunitense, una sorta di 'mito negativo'.
Il fenomeno che segue il successo di quest'attrice è particolare e sfuggente, la sua immagine è strana, compromettente e nonostante ciò ci si trova dinanzi ad un modello negativo che diventa icona: a Theda Bara si ispirano, anche se con toni decisamente più cauti, le donne americane del tempo."

Il primo film sui vampiri. A Fool There Was (1915)