La tesi di Natascia Grassi è una riflessione sui problemi e sulle inadeguatezze del doppiaggio nella traduzione dei dialoghi americani, con un'attenzione particolare ai vocaboli di insulto e di offesa, spesso oggetto di traduzioni fotocopia e non meditate a causa della scarsa conoscenza della lingua e della varietà dello slang.

-- Come abbiamo più volte rilevato, è bene infatti analizzare sempre il contesto e considerare l'intenzione comunicativa dato che esistono funzioni particolari che 'shit' assume e che non permettono di usare equivalenze di solito funzionanti.

Si veda a proposito il seguente esempio tratto da 8 Mile:

Originale americano : "Fuck the work! Fuck the Freeworld! We are the shit!"

Doppiaggio : "Si fotta il lavoro! Si fotta il Freeworld! Noi siamo grandi!"

Dopo che Jimmy vince la battaglia (nel linguaggio del rap the battle è una sfida a suon di freestyle, vince cioè chi improvvisa il rap migliore) il suo gruppo di amici, il 313, esce dal locale esultando. Mentre questi vogliono andare a festeggiare la vittoria, Jimmy decide di tornare a lavorare. Così Cheddar Bob, un componente del gruppo 313, lo incita a fregarsene del suo lavoro, dei suoi avversari (il gruppo denominato Freeworld) e di tutto il resto perché loro sono i migliori: "Fuck the work! Fuck the Freeworld! We are the shit".
Dunque in questo caso shit ha un significato positivo: se avessimo tradotto shit con 'merda' senza considerare il contesto, avremmo travisato il senso dell'espressione.
Vengono tradotti alla lettera anche gli insulti il cui significato primo coincide con un insulto oggi in disuso (come nel caso di maggot/worm-verme) o con una parola esistente nel nostro repertorio linguistico ma che non è più usata come un insulto (come nel caso di bitch-cagna), oppure con insulto poco frequente ed appartenente ad un registro molto formale (come nel caso di loser-perdente). --