Curatore: Aldo Garzia
Editore: Sandro Teti
Pagine: 111
Prezzo: 14 €
ISBN: 88-88249-02-8

Il legame tra Fårö, piccola isola del Mar Baltico situata tra Svezia e Russia, e Ingmar Bergman è imprescindibile per conoscere la vita artistica ed il metodo di lavoro del grande regista recentemente scomparso.
In questo piccolo angolo di mondo, descritto dall’autore svedese in due documentari girati nel 1969 e nel 1979 ed intitolati Farodokument, sono nati infatti alcuni dei suoi più grandi capolavori: Come in uno Specchio, Persona, L’ora del lupo, La Vergogna, Passione.
Il primo incontro tra i due avvenne in modo del tutto casuale ed involontario nel 1960, in occasione della scelta della location in cui girare Come in uno Specchio (pellicola che fece vincere a Bergman il suo secondo Oscar dopo La Fontana della Vergine). Una volta arrivato a Fårö sulla spinta dei finanziatori del film (che consideravano la location economicamente più conveniente rispetto alle coste scozzesi inizialmente prescelte dal regista), Bergman se ne innamorò e decise di farla diventare la sua casa e la sede della sua casa di produzione, la Cinematograph.
Da allora qui visse, quasi ininterrottamente, fino alla sua morte avvenuta il 30 luglio 2007.

Sulla scia di un’esposizione fotografica e di una rassegna cinematografica realizzate nel 2002 a Pieve di Cento, ed esportate poi a Stoccolma presso l’Istituto Italiano di Cultura, Aldo Garzia ha raccolto nel volume Fårö la Cinecittà di Ingmar Bergman alcune foto dell’isola svedese con il contributo di alcuni saggi che ci parlano di questa Cinecittà del nord.


Il curatore

Giornalista e scrittore Aldo Garzia ha lavorato a lungo per il “Manifesto” come corrispondente da Cuba e, attualmente, è il direttore della rivista “Aprile”. E’ autore di diversi libri tra i quali: Cuba, viaggio nell’identità di un’isola (Teti Editore, 1997), Cuba, appunti di viaggio (Edizioni associate, 1998), La cucina di Fidel (Datanews, 1999), Cuba alla conquista dell’isola del tesoro (Elleu multimedia 2001).