Superata nel 2006 la boa dei primi 25 anni, le Giornate del Cinema Muto, uno dei festival internazionali di punta, capace di richiamare da tutto il mondo un migliaio di appassionati e studiosi, ricominciano da 26 con il ritorno a Pordenone, loro sede storica, dopo alcuni anni nella vicina Sacile. Otto giorni di proiezioni, dalle 9 del mattino a notte fonda, accompagnate dal vivo dall’orchestra, da ensemble musicali, dai virtuosi pianisti delle Giornate.

Dal 6 al 13 ottobre 2007, sugli schermi del nuovo Teatro Verdi passerà tutta la produzione muta del poeta-regista René Clair, il cinema meno noto del periodo d’oro della Repubblica di Weimar, le pellicole realizzate da D.W. Griffith negli anni dal 1921 al 1924, 80 minuti di film girati 110 anni fa, nel 1897, in Palestina, Egitto, a Gerusalemme, Tiberiade, ecc. e da poco ritrovati presso un antiquario dalla Lobster di Parigi. Si tratta dei più vecchi film sopravvissuti dell’area mediorientale. Dall'Ungheria arriverà inoltre il recente restauro del film girato da Béla Balogh nel 1929 tratto dal romanzo di Ferenc Molnár I ragazzi della via Pal, di cui si celebra il centenario. Tra le rarità spicca la prima regia di King Vidor, il due rulli di propaganda bellica Bud’s Recruit, uscito nel gennaio del 1918.

Numerosi gli eventi speciali, da Le due orfanelle di D.W. Griffith, adattamento dal popolare dramma di Cormon e d’Ennery, con la coppia Lillian e Dorothy Gish, che sarà presentato con accompagnamento orchestrale, a Chicago di Frank Urson e Cecil B. DeMille, proiettato nella nuova copia magnificamente restaurata dall’archivio dell’UCLA e con l’accompagnamento dell’ensemble Prima Vista Social Club. Il famoso intermezzo Entr’acte di René Clair sarà accompagnato con la musica originale di Erik Satie eseguita in prima assoluta dal duo pianistico Barbara Rizzi e Antonio Nimis, mentre Antonio Coppola ha composto nuove partiture – che saranno eseguite dall’Octuor de France – per Paris Qui Dort, sempre di Clair, e Séraphin ou les jambes nues di Louis Feuillade.

L’animazione sarà protagonista nella mostra e nell’ampio programma dedicati a Ladislas Starevitch, e soprattutto con la presenza del Premio Oscar John Canemaker, animatore, scrittore, docente e storico dell’animazione, che terrà una conferenza sulla vita e l’arte del pioniere del fumetto e del cinema di animazione Winsor McCay, già al centro del suo fondamentale volume Winsor McCay: His Life and Art (2005).

A FilmFair, Fiera del Libro e del Collezionismo Cinematografico che da dodici anni affianca le Giornate e che si svolgerà all’ex Convento di San Francesco, parteciperanno oltre cento case editrici con un migliaio di titoli, fra libri e opere multimediali, cui si aggiungono libri rari, riviste d’epoca, cartoline, manifesti e fotografie originali proposte dai collezionisti. Un appuntamento nell’appuntamento, irrinunciabile per gli appassionati del cinema di tutti i tempi.

Info:

Sito internet: http://www.cinetecadelfriuli.org/gcm
E-mail: [email protected]

Le Giornate del Cinema Muto
c/o La Cineteca del Friuli
Palazzo Gurisatti, Via Bini 50
33013 Gemona (Udine)
tel. 0432 980458 / fax 0432 970542

Luogo delle proiezioni: Teatro Verdi (Pordenone, viale Martelli 2)