Bottecchia, l’ultima pedalata, il nuovo reportage di Gloria De Antoni dedicato all’indimenticato asso del ciclismo, primo italiano ad aggiudicarsi il Tour de France, sarà presentato in anteprima al Trieste Film Festival venerdì 18 gennaio, alle ore 20, al Cinema Ariston. Lunedì 21 gennaio alle ore 21, il film sarà a Cinemazero a Pordenone, e martedì 22 sempre alle ore 21 al Visionario di Udine.

Sarà l’autrice a introdurre tutte le proiezioni affiancata, nell’appuntamento pordenonese, da Gianni Mura. Nel suo intervento, filo conduttore del documentario, il giornalista sportivo di Repubblica rievoca e commenta la straordinaria vicenda umana e la carriera di Ottavio Bottecchia, dalle prime vittorie alle partecipazioni al Tour de France – il secondo posto del 1923, la storica doppia vittoria del ’24 e del ’25, il ritiro del ’26 – fino a quell’ultima pedalata sulla strada tra Cornino e Peonis, vicino Trasaghis, dove venne trovato agonizzante il 3 giugno 1927.

Le ricerche presso archivi, musei, biblioteche, centri di documentazione, il ritorno sui luoghi che hanno segnato la storia di Bottecchia (a partire da San Martino di Colle Umberto, in provincia di Treviso, dove nacque nel 1894, fino a Gemona, dove morì) e soprattutto le molte testimonianze raccolte, aiutano Gloria De Antoni a ricomporre le tessere di una vita intensa e a portare un po’ di chiarezza nella ridda di congetture che nel tempo si sono accavallate sulle cause della morte del campione. Documenti filmati provenienti dalla Cineteca del Friuli, dall’archivio Gaumont Pathé di Neuilly sur Seine e dall’Istituto Luce, rinnovano le emozioni e l’entusiasmo per le imprese sportive e insieme alle canzoni – tutte registrazioni originali degli anni Dieci e Venti – aiutano a ricreare l’atmosfera dell’epoca.

Prodotto in occasione dell’ottantesimo anniversario della scomparsa di Bottecchia dalla Cineteca del Friuli nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Leader Plus, con il sostegno della Fondazione CRUP e della Regione Friuli Venezia Giulia, la collaborazione dei Comuni di Trasaghis e di Colle Umberto, Bottecchia, l’ultima pedalata si avvale, oltre che del prezioso contributo di Gianni Mura, dell’amichevole collaborazione di Oreste De Fornari e Luca Nannini, della consulenza di Roberto Fagiolo, coautore del libro Bottecchia l’inafferrabile, e di Massimo Cigaina per le musiche. Fotografia e montaggio sono di Renzo Carbonera. Tra i ricercatori e i testimoni sentiti, Renato Zardellon, nipote del campione, Franco Bottecchia, Enrico Spitaleri, Piero Stefanutti, Don Nello Marcuzzi, Vincenzo Salvatorelli, Sergio Zavoli, Paolo Facchinetti, Alfredo Martini, Angela Sovran, Stefano Zozzolotto, Giacomo Bortuzzo e Mattia Bortuzzo, che a 101 anni ricorda di aver visto Bottecchia al Tour de France.