Il Valdarno Cinema Fedic, Festival ufficiale della Federazione italiana dei cineclub, presenta la sua 26esima edizione, che si terrà dal 22 al 26 aprile a San Giovanni Valdarno.

Saranno 32 le opere in concorso al Valdarno Cinema Fedic, uno tra i più prestigiosi Festival italiani dedicati al cinema indipendente, giunto alla sua Ventiseiesima edizione. Le proiezioni si terranno al cinema Masaccio di San Giovanni Valdarno, tradizionale sede della rassegna, nei giorni compresi tra il 22 e il 26 aprile.

I film sono stati scelti da una Commissione di Preselezione, che ha visionato ben 125 proposte provenienti da tutta Italia. Tra le opere ammesse in concorso - che verranno proiettate nel corso del Festival - sette sono state realizzate da autori appartenenti al circuito Fedic (Federazione Italiana dei Cineclub).

Ad inaugurare il Festival, martedì 22 aprile, sarà Non pensarci, di recente uscita nelle sale italiane. Al regista Gianni Zanasi e allo sceneggiatore Michele Pellegrini verrà consegnato il Premio Fedic, come ogni anno attribuito al migliore tra i film italiani presenti alla Mostra di Venezia.

Il direttore artistico Francesco Calogero ha intanto reso noti i nomi dei componenti la Giuria che designerà il vincitore del “Marzocco” 2008 e gli altri premi all’interno del ricco palmarès.

Presidente sarà il regista palermitano Roberto Andò, reduce dal successo riscosso da “La notte delle lucciole”, andato recentemente in scena al Teatro India di Roma. Il protagonista dello spettacolo, Marco Baliani, è presente anche nel cast di “Viaggio segreto”, ultima fatica cinematografica di Andò, che il Festival proietterà in suo onore sabato 26 aprile.

Accanto a lui in Giuria la conterranea Tiziana Lodato, scoperta giovanissima da Tornatore ne “L’uomo delle stelle” e recente interprete della fortunata fiction tv “Gente di mare”, e Francesca Del Sette, regista del documentario “Viaggio in corso nel cinema di Carlo Lizzani”, proiettato venerdì 25 aprile in onore di Carlo Lizzani, il quale ritirerà il Premio Marzocco alla Carriera.

A completare la giuria Antonello de Leo e Floria Aprea, rispettivamente regista e produttrice del pluripremiato cortometraggio “Guinea Pig /La cavia”, che sarà mostrato giovedì 24 aprile. La serata sarà completata da una sezione intitolata “And the (Italian) nominees are…”, dedicata ai tre corti italiani nominati nel corso degli anni agli Oscar. A presentarli al pubblico interverranno i tre registi: il succitato Antonello De Leo, che ricevette la nomination nel 1997 con “Senza parole”, Stefano Reali, regista di “Exit” - realizzato insieme a Pino Quartullo e candidato nel 1985 - e Andrea Jublin, regista de “Il supplente”, che proprio nella passata edizione del Valdarno Cinema Fedic iniziò – ottenendo i premi per la Migliore Sceneggiatura e la Migliore Interpretazione – la sua cavalcata trionfale verso il Kodak Theatre di Hollywood.

All’interno del concorso alcuni nomi noti, che hanno annunciato la loro presenza al Festival: tra questi Chiara Sani, regista del cortometraggio “Metodo”, Daniela Poggi, che ha realizzato in Africa il docudrama “Non si paga - Social Theatre”, e il regista Tonino Valerii - presente nel documentario “A perdifiato” di Giuseppe Sansonna -, da anni legato alla città di San Giovanni Valdarno e al Comitato organizzativo del Festival.

Al termine della cerimonia di premiazione, che avrà luogo sabato 26 aprile, verrà presentato il lungometraggio “Una notte”, in presenza del regista esordiente Toni D’Angelo: un figlio d’arte - il padre Nino D’Angelo è tra i protagonisti del film, nel ruolo di un tassista filosofo - di sicuro avvenire. Iscritto al Festival e apprezzato dal Comitato selezionatore, il film viene proiettato fuori concorso a causa della sua recente uscita nelle sale italiane.

Tra gli eventi collaterali, la mostra fotografica “Carpe Diem”, gentilmente concessa da Valdarno Jazz Festival e realizzata dal Fotoclub Il Palazzaccio. Mentre nella serata di domenica 27 aprile, la consueta appendice legata alla consegna del Premio Melani, come ogni anno assegnato a un cineasta fuori dagli schemi: dopo Alberto Grifi e Tonino De Bernardi, è la volta di Franco Maresco, che presenterà le sue ultime opere al termine di una conversazione con Enrico Ghezzi.