Figure originali, forme mai viste, visioni scolpite nella memoria: il mondo di David Lynch rappresenta uno dei rari casi contemporanei in cui un artista d’avanguardia riesce a imporre un magistero espressivo di massa. A più di trent’anni dal primo, tuttora inclassificabile, "Eraserhead" (martedì 23 settembre, ore 22.15), è tra i pochi di cui davvero si può dire che abbia abbattuto alcune persistenti frontiere tra il cinema e le altre forme espressive.

L’idea stessa di ‘festeggiare’ i tre decenni di cinema attraverso un film-fiume, sperimentale e folle, coraggioso e oscuro come "Inland Empire" mostra con tutta chiarezza la scarsa disponibilità di Lynch a seguire strade commercialmente più appaganti. D’altra parte, i cortometraggi ed i lavori brevi mostrano la sua inesausta volontà di sperimentare, di individuare elementi sotterranei e incubi a occhi aperti, di cercare ogni volta gigantesche metafore visive per i grovigli psichici che abitano ciascuno di noi (Roy Menarini).

Al Cinema Lumière saranno proposti in due diverse serate: quella di lunedì 15 con inizio alle ore 18 che propone la serie Dynamic 01, inizialmente progettata e realizzata espressamente per gli utenti registrati del suo sito web; e quella di mercoledì 17 settembre dalle ore 16 (replica lunedì 22 alle ore 22.15), con il meglio della produzione breve lynchiana, dal giovanile "Six Men Getting Sick" a "Dumbland".

Chiude la rassegna un doppio appuntamento programmato per le ore 17.45 di domenica 28: "More Things That Happened", una sorta di footage "di scarto" da "Inland Empire" e "Rabbits", raccolta di otto sarcastici cortometraggi i cui protagonisti sono tre attori in carne e ossa con testa e zampe da coniglio che mettono a soqquadro le regole e l'ideologia del format sitcom.

Per maggiori informazioni:
http://www.cinetecadibologna.it/david_lynch