Maestro di Wong Kar-wai e padre storico di quella new wave che, all’inizio degli Ottanta, rivoluzionò il cinema hongkonghese con una robusta iniezione di realismo, un uso smaliziato dei generi, un atteggiamento formalista e sperimentale, uno spirito anticonformista e provocatorio, Patrick Tam è il protagonista assoluto della quarta giornata del FAR EAST FILM Festival di Udine.

Un vero e proprio PATRICK TAM DAY, si potrebbe dire, che culminerà nell’incontro pubblico delle 17 (moderato da Alberto Pezzotta, Law Kar e Tim Youngs) dopo la proiezione consecutiva di tre capolavori: Final Victory (alle 9.30), scritto dall’allievo Wong Kar-wai, il leggendario Nomad(alle 11.15), che lanciò Leslie Cheung ma venne massacrato dalla censura, e, dulcis in fundo, l’attesissimo After This Our Exile (alle 14.30), straordinario film-evento che ha interrotto un “silenzio” lungo 17 anni…
Per molto tempo, infatti, Tam ha preferito dedicarsi al montaggio di pellicole altrui (da Ashes of Time di Wong Kar-wai a Election di Johnnie To), e la corposa restrospettiva Dal cuore della new wave, uno degli eventi di questo Far East Film, si chiuderà proprio con l’opera che segnò l’inizio della pausa: il noir a forti tinte erotiche My Heart Is That Eternal Rose, in programma venerdì 27 (la copia che si vedrà a Udine è stata ristampata per l’occasione).