I fumetti e il cinema, due mezzi espressivi che si sono incontrati e contaminati per sviluppare nuove forme espressive e che, nel tempo, hanno formato e coinvolto un pubblico di amanti del genere, dai fans dei più famosi supereroi, a coloro che apprezzano le forme più ricercate.
Proprio al rapporto che intercorre tra i due generi, sono dedicate due iniziative settembrine:

Allo Spazio Roma , di Tor di Quinto, dal 18 al 20 serttembre cinema e fumetto si incontrano in un evento unico dedicato alle due arti che fondano la loro potenza d'espressione su immagini e parole: Inchiostri di Cinema, rassegna a cura dell'Associazione culturale Riflessi e Spazio Roma.
La manifestazione affronterà il passaggio dal fumetto alla pellicola (e in qualche caso viceversa), creando uno spazio multimediale di confronto, per documentare la contaminazione tra cinema e fumetto, attraverso proiezioni, interventi di esperti e critici e attività pratiche estemporanee di giovani illustratori e fumettisti, che esporranno in tempo reale i propri lavori.

Un contributo esclusivo sarà quello della Scuola Romana dei Fumetti che parteciperà alle estemporanee con mostre tematiche sul Cinema Disegnato e tenendo workshop gratuiti di sceneggiatura tra cinema e fumetto, di storyboard e di body painting. Inoltre performance ed esposizioni creano un percorso tematico che intende presentare le caratteristiche fondamentali del lavoro degli illustratori nel trasformare uno sketch art in pellicola passando per lo storyboard, tassello essenziale nella realizzazione di un'opera cinematografica
Programma

Al Museo del Cinema di Torino si tiene invece una mostra sui Manga giapponesi Manga Impact. Il mondo dell’animazione giapponese, sui personaggi e sui cartoon che da 20 anni hanno invaso il mondo.
La manifestazione prevede una mostra, una retrospettiva e un calendario di incontri e proiezioni in Bibliomediateca.
La mostra è alla Mole Antonelliana dal 16 settembre 2009 al 10 gennaio e si compone di una quarantina di manifesti di film giapponesi e italiani, una ricchissima selezione di action figure (modellini di personaggi), provenienti direttamente dagli studios giapponesi e da collezionisti privati e un’ampia selezione di cell e storyboard (bozzetti e disegni preparatori).
A rendere ancora più preziosa l’esposizione saranno alcuni disegni originali provenienti dal National Museum of Modern Art di Tokyo.
La Retrospettiva si tiene invece al Cinema Massimo dal16 settembre al 7 ottobre e presenta opere derivanti dalle anime (lungometraggi, cortometraggi, serie televisive, etc.), e propone una percorso dai primi cortometraggi d’animazione alle opere odierne.
Manga in Bibliomediateca alla Bibliomediateca “Mario Gromo” dal 18 settembre al 19 dicembre prevede invece un programma di proiezioni di alcune serie televisive e incontri di scrittori e registi a confronto sul tema dell’animazione giapponese.

Una segnalazione a parte per il ritorno al cinema dell’opera più personale di Hayao Miyazaki, filmaker giapponese di popolari pellicole di animazione e cofondatore dello Studio Ghibli: si tratta di Il mio vicino Totoro, fno ad ora disponibile in Italia solo in home video.
La pellicola è ripresentata ridoppiata con voci simili a quelle del doppiaggio originale ma con un adattamento migliore che corregge alcuni errori della precedente versione.
Questo è l'unico film del maestro giapponese ambientato nella realtà, sebbene sempre immaginifica, ed è anche la sua opera più personale perché richiama molti particolari della vita del regista.

Il cartoon prende ispirazione da molte storie classiche (Alice nel paese delle meraviglie in primis) ma sa inventare una mitologia tutta personale volta a raccontare personaggi prima che fatti.
Lo scopo è intrattenere il pubblico dei più piccoli proponendo figure, sentimenti e situazioni talmente coinvolgenti da risultare in fondo interessanti ed emotivi anche per il pubblico adulto: Il mio vicino Totoro infatti non è altro che la storia di due sorelle che, non riuscendo più a sostenere la pressione e la paura della morte della madre malata, si rifugiano continuamente in mondi fantastici, fortemente legati all'animismo giapponese, ma che rivelano poi uno sguardo capace di capire dal profondo la realtà.
Come i nomi dei personaggi che, come spiega Miyazaki, nella cultura giapponese rappresentano lo scrigno che contiene l'identità individuale: le due protagoniste, Mei e Satsuki, ovvero “Maggio” e "Il quinto mese dell'anno" sono due esseri complementari dove il carattere razionale della sorella maggiore è bilanciato dall’istintività della sorella più piccola.