Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza presenta Millenovecento 62.
Il cinema italiano del 1962 per quantità di film e volume di incassi, è un anno di grazia: una forza industriale a tutti gli effetti nell'Italia del boom, anche se mantiene una sua impronta un po' casereccia e artigianale, pur avvalendosi di maestranze di assoluto valore e straordinaria creatività.

Nella massa della produzione (177 film e 43 coproduzioni) la rassegna propone una selezione di film che possono ben rappresentare il sapore di quell'anno, anche nei suoi più significativi risvolti di immagine della società, della cultura, e del gusto del tempo.
Possiamo così vedere, o rivedere, film notissimi, veri cult, come La voglia matta e Il sorpasso, in cui l'Italia del boom è ritratta nei suoi aspetti di cinica e crudele leggerezza; il fascismo rivisitato, dopo vent'anni di rimozione, nel documentario di montaggio Allarmi siam fascisti, che apre uno sguardo critico su quel passato e nella fiction in chiave satirico-grottesca La marcia su Roma.
Non mancano poi alcuni film di autori ormai affermati come Pasolini, Antonioni e Zurlini, con i film Mamma Roma, L'eclisse e Cronaca familiare, vincitore del Leone d'oro di Venezia.

Nel programma compaiono anche opere di registi esordienti: Pelle viva di Giuseppe Fina, un interessante film fra i pochi, nel panorama della cinematografia italiana, dedicato alla descrizione del lavoro e del mondo operaio e il primo lungometraggio dei fratelli Taviani (in co-regia con Valentino Orsini), Un uomo da bruciare, sul tema della mafia, interessante anche per le novità di linguaggio.
Al tema della mafia è dedicata la giornata, conclusiva della rassegna in cui si potranno anche vedere Salvatore Giuliano di Francesco Rosi e Il mafioso di Alberto Lattuada, opere di grande interesse, amare, impietose e lucide.

Il programma completo giorno per giorno: www.ancr.to.it/