La Fondazione Cineteca Italiana propone dal 5 al 28 luglio 2007 un’interessante rassegna cinematografica che incrocia il lavoro di due fra i più interessanti e originali registi della generazione anni Sessanta: il francese Michel Gondry (classe 1963) e lo statunitense Spike Jonze (classe 1969, vero enfant prodige del cinema hollywoodiano).
I due hanno molto in comune: innanzitutto il geniale Charlie Kaufman (quello di Confessioni di una mente pericolosa) ha firmato le sceneggiature davvero particolari dei lungometraggi realizzati da Jonze e Gondry (escluso L’arte del sogno, la cui sceneggiatura è stata scritta da Gondry stesso); poi, entrambi hanno iniziato la carriera realizzando video musicali (Gondry è stato anche il batterista della band francese Oui Oui, scioltasi nel 1992), diventando in breve registi molto ricercati da alcuni dei maggiori artisti della musica contemporanea, fra i quali Bjork, Beastie Boys, Fat Boy Slim, REM, Daft Punk, White Stripes, Chemical Brothers, Beck; infine, e soprattutto, sia Jonze sia Gondry condividono un’estetica filmica fra postmodernità e iperrealismo che ha pochi altri riscontri nel panorama mondiale. I loro mondi, proprio in virtù dell’esperienza nel videoclip, nel cortometraggio, nel documentario, sono sospesi fra tante forme di rappresentazione e di racconto, fra più registri di interpretazione e di messa in scena della realtà: il sogno, l’immaginazione, il ricordo infantile risolti in una alchimia di magiche visioni.