In collaborazione con Musicamorfosi e il contributo della Provincia di Milano/Settore cultura, la Fondazione Cineteca Italiana presenta dal 28 settembre al 12 ottobre una rassegna dedicata al nuovo cinema balcanico che prevede lungometraggi e cortometraggi inediti in Italia, salvo due titoli: “Benvenuto Mr. President” (Gori Vatra) e “Lo zio Sem e il sogno bosniaco”.

Per la sua posizione in particolare la Bosnia-Herzegovina si presenta come porta tra Occidente e Oriente, zona storicamente trascinata in contesti politici problematici e crogiolo di pluralità etniche e religiose. Molteplicità che si incontrano e danno vita ad una straordinaria ricchezza culturale, riconosciuta anche grazie ai successi ottenuti da alcune pellicole bosniache negli ultimi anni: premio Oscar per “No Man’s Land” nel 2002 a Danis Tanovic; Pardo d’argento a Pjer Zalica per “Gori Vatra” (Benvenuto Mr. President) nel 2003; Orso d’oro a Berlino a Jasmila Žbanić per “Grbavica” (Il segreto di Esma) nel 2006).

Ricchezza che non si esaurisce però solo nella settima arte. Proprio per questo Saul Beretta e Naida Tarakcija, con l’associazione musicale Musicamorfosi, hanno concepito un ciclo di eventi che offre un’occasione unica per volgere lo sguardo verso questo territorio e prevede la proiezione di film, ma anche una innovativa performance di teatro musicale con lo spettacolo Ultimo tango a Sarajevo - La vera storia di Carlos Gardel nei Balcani di Paolo Bignamini e Saul Beretta (domenica 28 settembre alle ore 20.45) e un concerto dal vivo, del Damir Imamovic Trio, per entrare in quel mistero chiamato Sevdah, la tradizionale ballata lirica della Bosnia (Venerdì 10 ottobre alle ore 21.30).