Che cosa accade quando anche il privato diventa politico? Quando anche i sentimenti e la sessualità vengono messi in discussione perché troppo borghesi, elementi connaturati di un mondo che doveva essere abbattuto e abolito in quanto ipocrita e repressivo... che cosa rimane? Può ancora esistere la coppia uomo/donna?

Domande che possono magari trovare una chiave di risposta proprio in un certo cinema italiano a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 che, facendo propri i silenzi e le incomunicabilità di un Michelangelo Antonioni, le trasgressioni simboliche di un Pier Paolo Pasolini (in primis Teorema), i delicati ritratti femminili di un Antonio Pietrangeli, ha posto in primo piano la questione dell’emancipazione femminile e il conseguente modificarsi del rapporto di coppia.

Qualcuno cerca di aggrapparsi al cinema di genere per tradurre questo tipo di problematica nella nuvola pop di un fumetto (Alberto Cardone con Io, donna), o facendo rientrare il tutto all’interno di un genere “spogliato” per eccellenza come il cinema erotico (Guardami nuda di Italo Alfaro). Qualcun altro riprende la forma del melodramma per scarnificarlo ancora di più (Giuliano Biagetti, L’età del malessere).

Tuttavia un nuovo inizio per una nuova coppia sembra tardare ad arrivare come dimostrano L’assoluto naturale di Mauro Bolognini e Come l’amore di Enzo Muzii. I silenzi, i disagi, gli sguardi e i “come eravamo” regnano sovrani quando il dibattito tanto voluto è terminato sul nascere. Non bastano di certo gli indici puntati contro l’egoismo maschile della regista Elda Tattoli che con Pianeta venere ci dimostra, in un terribile teorema, che è meglio rimanere soli piuttosto che male accompagnati. Come nella retrospettiva Schermi in fiamme, di questi film rimarranno soprattutto le immagini: i décor pseudo-fantascientifici, i corpi e i volti di un mondo che si pensava di poter cambiare anche attraverso l’amore libero. Forse perché le immagini, rispetto agli uomini, hanno il dono che, seppure usurate dal tempo, rimangono sempre giovani.

sabato 24

ore 17.00 - Guardami nuda
(1971)
Regia: Italo Alfaro; soggetto e sceneggiatura: I. Alfaro; fotografia: Fausto Zuccoli; musica: Bruno Zambrini e Gianni Meccia; montaggio: Adriano Tagliavia; interpreti: Ugo Pagliai, Dagmar Lassander, Yves Beneyton, Pier Paola Bucchi, Franco Angrisano, Serena Bennato; origine: Italia; produzione: Parf Cinematografica; durata: 90’
Emblematico quanto tardivo film sul filone della coppia borghese in crisi. Lo schema è simile a molti prodotti coevi: un lui (Ugo Pagliai) e una lei (Dagmar Lassander) sono in automobile. Flashback e flashforward interrompono come un monologo interiore i silenzi e gli sguardi di disagio dei due. Pierpa (Pier Paola Bucchi), una autostoppista hippy, sconvolgerà per sempre le loro vite. E la loro vacanza a Pestum, sarà l’inizio di una nuova esistenza…

ore 19.00 - Pianeta venere (1972)
Regia: Elda Tattoli; soggetto e sceneggiatura: E. Tattoli, con la collaborazione di Marco Bellocchio; fotografia: Dario Di Palma; musica: Stelvio Cipriani; montaggio: E. Tattoli, Mario Morra; interpreti: Bedi Moratti, Mario Piave, Francisco Rabal, Lilla Brignone, Bianca Verdirosi, Marina Berti; origine: Italia; produzione: Ultra Film; durata: 90’
Un ex partigiano, dopo la guerra, intraprende con successo la carriera politica, diventando dirigente di partito. Conosca una bambina e dopo molti anni la rincontra. Fra i due nasce una storia d’amore, ma ben presto l’arrivismo dell’uomo cancella il lato sentimentale della loro relazione, riducendola a vuota routine…

ore 21.00 - Come l’amore (1968)
Regia: Enzo Muzii; soggetto: E. Muzii; sceneggiatura: Tommaso Chiaretti, E. Muzii, Ludovica Ripa di Meana; fotografia: Luciano Tovoli; musica: Shawn Phillips; montaggio: Gerardo Bortolan; interpreti: Alfred Lynch, Anna Maria Guarnieri, Giuseppe Salierno, Valentino Esposito, Barbara Ruffo, Paul Theodore Flynn; origine: Italia; produzione: Fraia Film; durata: 87’
Esordio nel lungometraggio di Enzo Muzii il film racconta la storia di un fotografo inglese (interpretato da Alfred Lynch) e un’attrice italiana (Anna Maria Guarnieri), che ritrovandosi dopo due anni cercano di far rivivere i sentimenti del passato, e perciò ripercorrono i luoghi e ripetono i gesti del loro primo incontro…

domenica 25

ore 17.00 - L’assoluto naturale
(1969)
Regia: Mauro Bolognini; soggetto: dal romanzo omonimo di Goffredo Parise; sceneggiatura: Ottavio Jemma, Vittorio Schiraldi, Mauro Bolognini; fotografia: Ennio Guarnieri; musica: Ennio Morricone; montaggio: Nino Baragli; interpreti: Laurence Harvey, Sylva Koscina, Isa Miranda, Felicity Mason, Isabella Cini, Amalia Carrara; origine: Italia; produzione: Tirrenia Studios; durata: 90’
Tutto si gioca nell’incontro un po’ forzato tra il tormentato Laurence Harvey, poeta inglese in vacanza in Italia che sogna l’amore come sentimento assoluto, e una bellissima Sylva Koscina), attratta esclusivamente dal rapporto fisico, dall’amore carnale che prende e dà quando lei lo decide…

ore 19.00 - L’età del malessere (1968)
Regia: Giuliano Biagetti; soggetto: dall’omonimo romanzo di Dacia Maraini; sceneggiatura: Luciano Lucignani, G. Biagietti, D. Maraini; fotografia: Antonio Borghesi; musica: Stefano Torossi; montaggio: Marcella Bevilacqua; interpreti: Haidée Politoff, Jean Sorel, Gabriele Ferzetti, Eleonora Rossi Drago, Salvo Randone, Claudio Gora; origine: Italia; produzione: Salaria Film, Cormons Film, Pomar Film; durata: 115’
Ritratto di Enrica, adolescente inquieta che passa da un letto ad un altro alla ricerca di una realtà affettiva sempre sfuggente e intangibile…

ore 21.00 - Io, donna (1971)
Regia: Albert Cardiff [Alberto Cardone]; soggetto: Willy Colombini; sceneggiatura: A. Cardone; fotografia: Gino Santini; musica: Mike [Michele] Lacerenza; montaggio: A. Cardiff; interpreti: W. Colombini, Nancy Cardinale, Heidi Fisher, David Sàin, Norman Jordan, Angel De Leos; origine: Italia; produzione: Atomic Production, Allumiere; durata: 89’
Roy è un fotoreporter italo-americano di successo che fotografa casualmente a Central Park una donna di colore che colpisce un poliziotto e contemporaneamente si libera di un flacone di droga. Ma la ragazza appartiene a una setta femminista che si propone di rovesciare il predominio maschile. Una dei capi è Nancy, una fotomodella amica di Roy, il quale è completamente ignaro della seconda vita dell’amica…