Si svolgerà dal 18 al 24 giugno, alla Multisala Intrastevere di Roma, la 18a edizione di ARCIPELAGO – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, la manifestazione che concentra in una densissima settimana il meglio del “mondo corto” nazionale, internazionale e digitale; la maratona che permette, in sette frenetici giorni, di gustare le ultime novità del cinema più originale e “fuori formato”.

Un giovane Peter Sellers ancora agli albori della sua carriera cinematografica (siamo negli anni ’50) è il protagonista – a trent’anni dalla sua improvvisa scomparsa, avvenuta il 24 luglio del 1980 – della sezione OUTSIDERS.
Al popolare attore britannico, maestro di trasformismi di insuperata comicità – dal Dottor Stranamore a La pantera rosa e Hollywood Party – ARCIPELAGO rende omaggio all’insegna dell’inedito e dell’anteprima italiana. Pochi sanno, infatti, che una delle ultime tappe della lunga transizione di Peter Sellers da una brillante carriera di imitatore radiofonico alla straordinaria avventura cinematografica che ne seguì – passando per la tv – è stata un cortometraggio del 1959, The Running Jumping and Standing Still Film, realizzato assieme all’amico Richard Lester e girato “in casa” con una piccola cinepresa 16mm di proprietà dello stesso Sellers, nell’arco di due domeniche e al costo di 70 sterline.

A completare l’omaggio a Sellers è il documentario del 1969 The World of Peter Sellers, l’unico ritratto – a tratti perfino intimo, e forse proprio per questo bandito dalla BBC – in cui l’attore si sia mai riconosciuto.
A firmarlo, non a caso, è uno dei migliori e più attivi documentaristi inglesi specializzati in biografie, Tony Palmer.

Nel palinsesto dell’edizione numero 18 anche la prima personale dedicata ad una delle più recenti scoperte di ARCIPELAGO, quel Claudio Noce che – affermatosi l’anno scorso a Venezia con l’eccellente opera prima Good Morning Aman – già a partire dal 2000, con il documentario Snafu, è stato uno dei frequentatori più assidui delle varie “finestre” del Festival.
In un decennio di attività intensa ed eclettica (ha diretto corti, documentari, videoclip, spot pubblicitari), Noce ha dato corpo ad una variegata ricerca personale, culminata nel trittico sull’immigrazione costituito dal documentario breve Aman e gli altri, dal mediometraggio Adil e Yusuf e – appunto – dal lungometraggio Good Morning Aman.

Accanto alle retrospettive, ARCIPELAGO, che da sempre è spinto da una spiccata vocazione alla ricerca di nuovi talenti e linguaggi, punta come di consueto gran parte delle sue energie sulle sezioni competitive.
In The short Planet – il concorso internazionale che vede sfidarsi 38 corti provenienti da tutti i continenti, la “crema” del cinema breve mondiale – ci saranno anche quattro film tricolori: l’ispirata animazione Nuvole, mani di Simone Massi, il surreale Blue Sofa di Lara Fremder, Giuseppe Baresi e Pippo Delbono, la dilaniata intensità di So che c’è un uomo di Gianclaudio Cappai e il sorprendente esordio di Adriano Giannini con Il gioco.

Sono 20 invece i cortometraggi nazionali in gara in CON/CORTO, ormai storica e fortunata prima ribalta dei nostri migliori talenti, dove quest’anno salta all’occhio la consistenza di quella che può essere definita una vera e propria “pattuglia cosmopolita”.

La competizione Extra Large, riservata ai documentari italiani fino a 60 minuti, propone anche quest’anno 15 titoli, tra cui due inchieste in America Latina, una nel Chiapas zapatista (L’alba del sesto sole di Roberto Salinas) e l’altra nella Colombia delle campagne – “truccate” – anti-narcos (Falsos positivos di Dado Carillo e Simone Bruno).
Molto frequentati anche temi assai attuali e delicati come un’integrazione compatibile con l’identità culturale (Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen di Laura Halilovic e Alisya nel paese delle meraviglie di Simone Amendola), il dramma dell’immigrazione tout court (In terra straniera di Claudio Di Mambro, Luca Mandrile e Umberto Migliaccio), l’emancipazione della donna (Jalla, Girls! di Annalisa Vozza, sulla squadra palestinese di calcio femminile, e Solo un giorno di Enrico Bisi, sul rapporto tra donna e religioni in India), i guasti della globalizzazione o dello sfruttamento ambientale (Workers di Tommaso D’Elia e La baia dei lupi di Bruno e Fabrizio Urso, i due gemelli catanesi vincitori nel 2009 di CON/CORTO con Luigi Indelicato) e la tragedia del terremoto in Abruzzo (I giganti dell’Aquila di Enrico Maria Artale).

Tutto il programma e le news del Festival al sito ufficiale: www.arcipelagofilmfestival.org