Il film italo-argentino-inglese COLOURS AT THE END OF THE WORLD(Colori alla fine del mondo) di Ale Corte, vince il Gran Premio Fondazione Banco di Sicilia – EcoVision Festival 2009.
È una coproduzione Italia/Argentina/Regno Unito che racconta dell’esproprio subito da una coppia di agricoltori Mapuche, stabilita su 385 ettari di una terra acquistata dalla Benetton in Argentina. La polizia ha demolito la casa della coppia e ha confiscato i buoi e il terreno coltivato. Altra gente Mapuche ha avuto limitato l’accesso all’acqua, ai trasporti e gli è stata perfino proibita l’accensione di fuochi. L’altra faccia della medaglia è data dalle controverse campagne pubblicitarie della Benetton che in quarant’anni di attività promuoveva i suoi “United colours” nelle questioni sociali e nell’uguaglianza razziale. “Può la Benetton – si chiede il regista - continuare a mantenere la sua alta e apprezzata reputazione mondiale?”.
Il film ha indignato e commosso il numeroso pubblico di EcoVision, mostrando il controverso aspetto del capitalismo italiano. La giuria, presieduta dall’inviato speciale del Tg1, Tonino Pinto, e composta dal Ernesto G. Laura, scrittore, storico e critico cinematografico, Filippo Roviglioni responsabile della distribuzione per Rai Cinema, Angelo Bagnato, operatore culturale internazionale, Maria Pia Farinella, giornalista e documentarista e Teresa Bartoli, capo ufficio stampa del TG1, ha deciso all’unanimità dando la seguente motivazione: “Tre anni di lavoro tenace per raccontare la storia vera delle difficoltà di sopravvivenza della popolazione Mapuche in Patagonia. Un film autoprodotto, un’inchiesta svolta con obiettività giornalistica su un argomento di estrema attualità.

Il premio Unesco, commissione nazionale italiana e il premio Fortaleza per il miglior lungometraggio di fiction sono stati assegnati a ABSURDISTAN, coproduzione Azerbaijan /Germania del regista Veit Helmer.
Il film, in anteprima europea, racconta della gente di un villaggio dell’Arzebaijan in cui l’acqua diventa metafora esistenziale fra uomini e donne.

Premio per la migliore commedia a CENIZAS DEL CIELO (Cenere dal cielo), produzione spagnola del regista José Antonio Fernández Quirós.
Pol Ferguson, un uomo scozzese che scrive guide turistiche. Ferguson intende guidare per le strade costiere e visitare i tanti monumenti storici, ma il camper che guida lo lascia bloccato nella Negrón Valley, occupata dalla centrale elettrica. Obbligato dagli eventi a rimanere lì, Pol scopre Federico, un sessantenne che ha passato anni a combattere contro la contaminazione della centrale e che crede fermamente che il Trattato di Kyoto la condannerà alla chiusura. La giuria lo ha premiato per sceneggiatura, ritmo, recitazione. “E’ un film che racconta con toni brillanti da commedia il drammatico contrasto tra l’economia contadina e l’inquinamento portato dall’industria.”

Premio per il miglior cortometraggio di fiction a THE JOB (Il lavoro), breve fiction del regista e attore statunitense Jonathan Browning, al suo debutto, che ironizza sulla difficoltà di assicurarsi un lavoro.

Premio per il a DRAKENSBERG IM BANN DER DRACHENBERGE (Le montagne dei dragoni dell’Africa), dei registi Lynne e Philip Richardson, specializzati nella cinematografia di storia naturale.
Questo documentario è un viaggio dinamico attraverso la vita di questa sorprendente montagna, Drakensberg o “Dragon Mountain”.

Premio per il miglior film-inchiesta a JUN DUCAT - A HEROE O TERRORISTA? (Jun Ducat – Eroe o terrorista?) della regista Adaia Teruel.
Il 28 Marzo 2007, Jun Ducat, un Filippino di 57 anni, ha dirottato uno scuolabus con 32 bambini per più di 10 ore. Il dirottamento divide l’opinione pubblica filippina, poiché Jun Ducat é considerato un terrorista per molte persone e un eroe per tante altre. Un anno dopo, Ducat non è stato ancora processato. È esposto a una sentenza di morte. Questo documentario, cerca di scoprire chi è realmente Jun Duca: un eroe o un terrorista?

Premio per il miglior documentario a sfondo sociale a (EN)TERRADOS (Sotterrati) del regista barcellonese Àlex Lora.
Il film racconta del disagio dei nostri tempi, quello di trovare una casa in una metropoli, cosa quanto mai impossibile. Tre personaggi cercheranno un'alternativa per trovare un posto dove riposare in pace.

La Giuria, inoltre, attribuisce il premio per il miglior film di animazione a FLATLAND dei registi Dano Johnson e Jeffrey Travis.
Flatland è un film d’animazione ispirato al romanzo classico di Edwin A. Abbott, Flatland. Ambientata in un mondo bidimensionale abitato da sensibili forme geometriche, la storia segue Arthur Square e la sua curiosa nipotina Hex. Quando arriva un misterioso visitatore da Spaceland, Arthur e Hex devono farsi ragione dell’esistenza di una terza dimensione, rischiando terribili conseguenze dai malvagi Circles che hanno dominato Flatland per mille anni.

Menzione speciale per il cortometraggio di fiction THE END (La fine) . E’ una angosciosa profezia che fa riflettere sull’ipotesi dell’autodistruzione in un pianeta sempre più arido..
Altra menzione per MUSTANG - JOURNEY OF TRANSFORMATION (Mustang – Viaggio di Trasformazione). Il documentario racconta l’eccezionale storia di una cultura tibetana recuperata dal margine dell’estinzione attraverso la ricostruzione dei suoi luoghi più sacri.
Menzione speciale anche per il documentario CHINA IS FAR AWAY-ANTONIONI AND CHINA (La Cina è lontana – Antonioni e la Cina). Il documentario rende omaggio al maestro Antonioni, che nel 1972, proprio durante la grande rivoluzione culturale del proletariato, venne in Cina per girare il film.
Menzione speciale infine per il film-inchiesta ECO-CRIMES: TIBET CONNECTION (Eco-Crimini: Rapporto Tibet), che racconta del triste destino cui vanno incontro le ultime tigri dell’India, che vengono cacciate come mai prima per il commercio della pelle.

Per maggiori informazioni sul festival e sul verdetto della giuria: www.ecovisionfestival.com