Fondazione Cineteca Italiana presenta, con la collaborazione della Provincia di Milano e con il patrocinio della Comunità Ebraica di Milano, una serata legata al “Giorno della memoria”, che da otto anni, il 27 gennaio, viene celebrata per non dimenticare l’immane tragedia della Shoà e le vittime del nazionalsocialismo.

Un ricordo come severo monito affinché una tragedia simile non capiti mai più: questo lo scopo dell’istituzione della legge 211 del 2000, decretata dal Parlamento italiano, che accolse la proposta internazionale di considerare il 27 gennaio come data di commemorazione.
Una data non qualsiasi, ma che si riferisce al giorno dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, uno dei molti lager in cui venivano sterminati gli ebrei e in cui hanno trovato la morte anche milioni di altri esseri umani.

Per l’occasione presenteremo in anteprima per Milano il documentario Il pane della memoria, “piccolo” grande film di Luigi Faccini che nelle proiezioni già effettuate in giro per l’Italia ha riscosso entusiastici consensi, due dei quali di seguito riportiamo: «Quanto ha viaggiato la mia gente! E non per svago…», esclama Elena Servi, ebrea di Pitigliano, che, con il suo dolce volto di vecchia signora degna e la lucida perizia nel narrare, fa da guida alle immagini, ai suoni, alla regia di Luigi Faccini, in questo bellissimo film documentario di un’ora.

Senza mai salire in cattedra Elena Servi porge, con semplicità e valentia, la storia degli ebrei italiani, le loro identità, la cultura, la religiosità, la capacità di adattamento, gli usi, i riti, il cibo, la differenza tra le generazioni. La verità è concreta, diceva Brecht.

«E questo è un film concreto» (Morando Morandini). «Un bellissimo film che presenta, attraverso colori ed immagini inusuali, la storia di una convivenza fra ebrei e cristiani a Pitigliano. Ma la voce calda e autorevole di Elena Servi, ultima ebrea di quella cittadina maremmana, ci narra non solo la storia, seppur esemplare, di una piccola comunità. Ciò che fluisce davanti ai nostri occhi è il percorso dell’ebraismo italiano, dall’emancipazione alla shoah, dalla Liberazione ai nostri giorni. Un’ottima ed intima lezione di storia» (Joseph Levi, Rabbino Capo della Comunità di Firenze)

Il pane della memoria
R., fot. e suono.: Luigi Faccini. Mont.: Sara Bonatti. Musiche: Riccardo Joshua Moretti. Int.: Elena Servi. Produz.: Marina Piperno per Ippogrifo Liguria, in collaborazione con La Piccola Gerusalemme (associazione culturale), Comune di Pitigliano, Mediateca Regionale Toscana. Italia, 2008, col., 62’.
Un piccolo cimitero che racconta la storia plurisecolare della comunità ebraica di Pitigliano e che meriterebbe maggiori attenzioni e cure. Elena Servi, ultima esponente di una comunità che fu florida e che contò a metà dell’800 quattrocentocinquanta membri. Il suo racconto, pacato ed intenso, sull’esperienza di integrazione tra cristiani ed ebrei che si sviluppò fino alla lacerazione causata dalle leggi razziali. L’esclusione, la discriminazione, la deportazione. Ciò che resta di ebraico nella vita di Pitigliano. Ciò che di Pitigliano è passato nella vita degli ebrei rimasti, ciò che si trasmette a coloro che visitano la sinagoga restaurata. La disumanità dell’intolleranza... Il regista Luigi Faccini, la produttrice Marina Piperno, Morando Morandini, Paolo Mereghetti e Stefano Levi Della Torre saranno presenti in sala per un incontro con il pubblico.

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Info per il pubblico: Biglietteria Spazio Oberdan, V.le Vittorio Veneto, 2 0277406300