Venerdì 1 febbraio ospite d’eccezione al Festival Il Cinema Italiano visto da Milano sarà Enzo Jannacci che interverrà allo Spazio Oberdan in occasione della proiezione della copia restaurata del film L’udienza di Marco Ferreri.

Nella filmografia di Marco Ferreri, morto a Parigi, sua città di adozione, nel 1997, L’udienza è certamente una delle opere più belle ma anche meno conosciute, sia perché ebbe fin dall’inizio vita tribolata – girato in due riprese a distanza di sei mesi, rimase poi a lungo bloccato per una crisi interna all’Italnoleggio che doveva distribuirlo -, sia perché da anni del film non esistevano più copie proiettabili. Finalmente restaurato nel 2007 dalla Cineteca del Comune di Bologna, lo presentiamo nell’ambito del festival in una serata davvero speciale, alla quale interverrà Enzo Jannacci, che ne L’udienza interpretò Amedeo, il protagonista (caso unico nella sua non lunga carriera cinematografica). Guidato dalle mani esperte di Ferreri, Jannacci prestò al personaggio del goffo, innocente, incosciente, e per questo pericolosamente reazionario Amedeo tutta la sua spontanea unicità di non attore, fatta di pause, silenzi, inciampi, esitazioni, perplessità, dando il suo contributo a renderlo una figura amaramente tragica difficile da dimenticare. Del resto non poteva essere che così, considerate le affinità esistenti tra Ferreri e Jannacci, due autarchici e anarchici capaci grazie alla loro sensibilità e intelligenza di vedere il mondo da punti di vista inediti, svelandone ipocrisie, fragilità, ingiustizie e paradossi. L’uno, Ferreri, con sguardo più beffardo e feroce, l’altro, Jannacci, con venature più malinconiche e sofferte, entrambi con indomito coraggio. Per questo, e perché in fondo solo gli artisti dovrebbero parlare di altri artisti, crediamo che ritrovare Ferreri nelle parole di Jannacci sarà un’esperienza davvero interessante, forse il modo migliore per ricordare il grande regista milanese.

Per il Concorso Rivelazioni sarà invece la volta del film Italian Dream di Sandro Baldoni


Il programma di venerdì 1 febbraio


h 15.00: La giusta distanza (C. Mazzacurati, 110’)
LA GIUSTA DISTANZA
(Italia, 2007, 110’)
Regia: Carlo Mazzacurati. Sceneggiatura: Carlo Mazzacurati, Doriana Leondeff, Marco Pettenello, Claudio Piersanti. Fotografia: Luca Bigazzi. Montaggio: Paolo Cottignona. Scenografia: Giancarlo Basili. Costumi: Francesca Sartori. Musica: Tin Hat. Interpreti: Giovanni Capovilla, Ahmed Hafiene, Valentina Lodovini, Giuseppe Battiston, Fabrizio Bentivoglio. Produzione: Fandango, Rai Cinema. Distribuzione: 01 Distribution.
Giovanni, diciottenne che aspira al giornalismo, allaccia i contatti con una pubblicazione locale e ottiene l’incarico di corrispondente dal paesino in cui vive, sperduto nella provincia veneta. L’arrivo della nuova maestra elementare, giovane e attraente, turba i pensieri degli abitanti del luogo, e soprattutto quelli di Hassan, il meccanico tunisino ormai perfettamente integrato nella comunità, con cui la donna comincerà una relazione. Dagli eventi che seguiranno, Giovanni imparerà il significato della “giusta distanza”.
“Il regista Carlo Mazzacurati, 51 anni, ha fatto davvero un bel film: raccontando un paese immaginario nel Nord Italia sul Delta del Po (un luogo magnifico nella fotografia di Luca Bigazzi) e i suoi abitanti […], un'Italia bellissima e una ripugnante, con molta finezza e profondità, con il calore speciale che il regista ha sempre riservato a quei posti che sono i suoi di nascita e crescita, dove ha girato tre film a partire da Notte italiana. Attori bravi, idee comprensive e forti, un senso d'umanità preciso e caldo: molto bello.” Lietta Tornabuoni, La Stampa.

h 17.00: La strada di Levi (D. Ferrario, 92’)
LA STRADA DI LEVI
(Italia, 2006, 92’)
Regia: Davide Ferrario. Sceneggiatura: Davide Ferrario, Marco Belpoliti. Fotografia: Gherardo Gossi, Massimiliano Trevis. Montaggio: Claudio Cormio. Musica: Danilele Sepe. Interpreti: Umberto Orsini (voce narrante). Produzione: Rossofuoco, Rai Cinema, con il contributo del MiBAC. Distribuzione: 01 Distribution.
Il tortuoso itinerario seguito al momento del rientro in Italia da Primo Levi, liberato da Auschwitz nel 1945, che da quella esperienza trasse poi spunto per il romanzo La tregua. La vicenda ispira circa sessant’ anni dopo lo scrittore Marco Belpoliti e il regista Davide Ferrario, il cui documentario riparte da quelle parole, costruendovi sopra un diario di viaggio che riesce a comunicare suggestioni profonde ai margini di un’Europa già immensamente cambiata rispetto ad allora ma ancora in movimento. Verso quali mete?
“Cieli vasti di nitido azzurro con lacerti di candide nuvole, sconfinati come i cieli americani, pianure, i tronchi pallidi di foreste di betulle, l'apparizione repentina d'un dromedario, nel film, molto bello, danno il senso dell’ indifferente continuità della Natura rispetto alla precarietà delle cose umane. Ed è una tale gioia rivedere (ad una cerimonia a Auschwitz, per le vie di Torino) la faccia di Primo Levi così seria e così intelligente, sentirlo ricordare con tanto asciutto affetto da Mario Rigoni Stern.” Lietta Tornabuoni, La Stampa.

h 19.00: Italian Dream (S. Baldoni, 95’) Film in concorso
Il regista Sandro Baldoni sarà presente in sala

ITALIAN DREAM (Italia, 2007, col., 95’)
Regia: Sandro Baldoni. Sceneggiatura: Sandro Baldoni, John Durden Smith. Fotografia: Daniele Massaccesi Montaggio: Ilaria Fraioli. Scenografia: Gianni Silvestri, Cristiana Amendola. Costumi: Donatella Cianchetti. Musica: Carlo Siliotto. Interpreti: Ivano Marescotti, Teco Celio, Silvia Cohen, Lenka Lanci. Produzione: Venerdì Produzione Cinema.
Antonio viene intercettato da Raniero, un eccentrico miliardario che da quel momento si infila nella sua vita annunciandogli che è lui l’uomo scelto dal destino per ucciderlo. Antonio non prenderebbe sul serio quelle bizzarrie esoteriche ma è incalzato da Raniero, che implacabile gli sta addosso finchè, nel giorno e nel luogo stabilito, non riesce a farsi ammazzare da un incredulo e disperatissimo Antonio. Quello che sembrava solo un gioco diabolico diventa invece una valanga tragicomica che travolge i personaggi e i loro sogni di narcisi.

Sandro Baldoni (Assisi, 1954)
Ha cominciato come assistente alla regia di Dino Risi, poi si è temporaneamente dedicato alla scrittura satirica collaborando prima con Panorama e poi con l’Espresso. Nel 1984 ha cominciato a lavorare come regista pubblicitario e copywriter. Nel 1994 ha debuttato nel cinema, con Strane Storie, scritto con Johnny Dell’Orto, menzione speciale all’Opera Prima al Festival di Venezia, vincitore del Nastro d’Argento dei Critici cinematografici, finalista ai David di Donatello. Seguono Consigli per gli acquisti, e la rappresentazione di un suo testo teatrale, Troppo amore.
Filmografia: Strane storie (1994, lungomt.); Consigli per gli acquisti (1997, lungomt.); Caccia alle streghe (2005, lungomt.); Italian Dream (2007, lungomt.)

h 21.15: L’udienza (M. Ferreri, 112’)
L’attore protagonista Enzo Jannacci sarà presente in sala
L’UDIENZA
(Italia/Francia, 1971, 112’)
Regia: Marco Ferreri. Sceneggiatura: Marco Ferreri, Dante Matelli. Fotografia: Mario Vulpiani. Montaggio: Giuliana Trippa. Scenografia: Luciana Vedovelli Levi. Musica: Teo Usuelli. Interpreti: Enzo Jannacci, Claudia Cardinale, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Alain Cuny, Daniele Dublino. Produzione e distribuzione: Vides.
L’innocente Amedeo, giovane militare in congedo, un giorno parte per Roma deciso a parlare con il Papa per comunicargli “cose importanti”. Inizia così una trafila presso la burocrazia vaticana che lo porterà a contatto con una serie di incredibili personaggi e situazioni paradossali. Ma gli ostacoli che il potere innalza sulla sua strada si riveleranno insuperabili, finché una notte, dopo mesi di tentativi, il buon Amedeo finirà per morire di freddo davanti a un palazzo pontificio.
Copia restaurata e gentilmente concessa da Cineteca del Comune di Bologna e Cristaldi Film.
“Kafka c’è ma è lontano. Lo schema è quello del Castello con qualche aggiunta anch’essa ispirata allo scrittore praghese. C’è ancora il labirinto burocratico dal quale si esce soltanto con la morte, ma qui i punti di contatto finiscono. (…) Tenero e atroce, allegramente beffardo nei toni e
amarissimo nel fondo, non privo di scorie proprio per la generosità vitale delle sue proposte, sapiente nell’inscrivere la sua storia in uno spazio che non è soltanto una cornice o un fondale, sagace nella sua altalena tra concretezza e astrazione, straordinario nella fusione di materiali eterogenei, L’udienza è uno dei film più buñueliani di Ferreri. E anche uno dei più caldi, commossi e coinvolgenti. Le sue contraddizioni sono fertili.” Morando Morandini, in Marco Ferreri. Il cinema e i film (Marsilio, Venezia 1995)


Info per il pubblico, sale di proiezione e modalità di accesso :

Spazio Oberdan – Viale Vittorio Veneto 2, Milano
Ingresso: biglietto € 2 con Cinetessera (€ 3)
Abbonamento a tutti gli spettacoli, esclusa la serata finale: € 10
Le proiezioni dei film in concorso sono a ingresso libero con Cinetessera
Le prenotazioni per l’ingresso libero alle serate speciali indicate in calendario possono essere fatte fino a 24 ore prima dell’evento telefonando al 346.943.72.93 in orario d’ufficio (9.30-13; 14.30 18)

Museo del cinema “Gianni Comencini”
Via Daniele Manin 2/b, Milano. Tel. 02.655.49.77
Ingresso libero con Cinetessera

Area Metropolis 2.0 – Via Oslavia 8, Paderno Dugnano
Tel. 02.918.91.81
Ingresso libero con Cinetessera

www.cinetecamilano.it