Sono passati esattamente cinquant'anni da quando, nel 1959 François Truffaut esordiva nel lungometraggio con “I 400 colpi” vincendo il premio per la miglior regia a Cannes e imponendo al mondo la forza impetuosa del più importante movimento del cinema moderno.

Una 'bande' di amici che erano stati critici dei Cahiers, ferocemente schierati contro il "cinema di papà", scopre un linguaggio e un mondo nuovi, la verità in ventiquattro fotogrammi al secondo, mentre Parigi diventava luogo eletto dell'immaginario internazionale.

Una grande rassegna al Lumière ripercorre le tappe più importanti della Nouvelle Vague attraverso quindici grandi film di Truffaut, Godard, Chabrol, Malle, Rohmer, Resnais, Varda, molti dei quali proposti in lingua originale con sottotitoli italiani.

Si parte martedì 13 gennaio con un' intera giornata dedicata in Sala Officinema/Mastroianni: alle ore 17.30 “Le beau Serge” di Claude Chabrol, il film che tecnicamente inaugura la 'nuova ondata' esplorando la disparità tra la vita di provincia e quella urbana della nuova Francia, anticipando di un paio d'anni “I 400 colpi” di Truffaut (a seguire alle ore 20; replica giovedì 15 alle ore 17.45); il film sarà preceduto dal corto “Le Mistons” dello stesso regista.

La serata si chiude (ore 22.15; replica mercoledì 14 alle ore 22.30) con “Fino all'ultimo respiro”, folgorante opera prima di Jean-Luc Godard, preceduto dal corto “Charlotte e son Jules” diretto a quattro mani con l'amico e sodale Truffaut. Sempre Parigi e sempre la faccia da schiaffi di Jean-Paul Belmondo (questa volta al fianco di altri due volti-simbolo del movimento come Anna Karina e Jean Claude Brialy) protagonisti dell'opera seconda di Godard,“La donna è donna”, in programma mercoledì 14 alle ore 20.15.


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Per maggiori informazioni: http://www.cinetecadibologna.it/nouvelle_vague/ev/programmazione