Nell’ambito della XII edizione di Lo sguardo dei maestri, a Udine e Pordenone si celebra quest’anno la figura di Jean-Luc Godard nella mostra Passion Godard.
Così come per le edizioni precedenti dedicate a grandi nomi dela cinema internazionale quali Bresson, Buñuel, Tati, Dreyer, Fellini, Bergman e tanti altri, il Centro Espressioni Cinematografiche, Cinemazero e la Cineteca del Friuli celebrano l’opera gi Godard attraverso una completa retrospettiva dal 21 ottobre 2009 al 4 febbraio 2010 che si concluderà con un Convegno Internazionale di Studi che si terrà a Udine il 5 e 6 febbraio 2010.

La scelta quest’anno cade su Jean-Luc Godard non solo per la posizione preminente e il ruolo guida nella Nouvelle Vague, ma perché il cineasta incarna una figura di “artista totale” tra le più importanti della seconda metà del Novecento: un artista-artigiano tanto famoso quanto solitario, dal cui laboratorio di immagini e suoni continuano a giungerci segnali sorprendenti e originali.

Un “maestro” irregolare, non sempre elogiato dalla critica, il cui lavoro è sempre rimasto un work in progress di grande intensità, spesso poco conosciuto e ri-conosciuto in Italia, dove si è rimasti fermi al “mito Godard” degli anni Sessanta, quando incontestabilmente il regista era una della figure più famose e discusse dalla quale era impossibile prescindere.

Per questo nella rassegna verranno presentati non solo alcuni dei capolavori massimi del regista ma anche una selezione di opere più rare e meno note, alcune addirittura inedite in Italia: da Fino all’ultimo respiro, Questa è la mia vita, Il disprezzo (nella versione non censurata) a Pierrot le fou, Sauve qui peut (la vie),Passion, Prénom Carmen, Nouvelle Vague.

Verranno inoltre ripercorsi i “tragitti” più sperimentali e di ricerca del regista, con una scelta di film del gruppo Dziga Vertov (con Jean-Pierre Gorin) e del periodo della sperimentazione video e televisiva di Son Image (con Anne-Marie Miéville), per giungere ai film-collage saggistici e in parte autobiografici sulla memoria del secolo, complementi e appendici alle Histoire(s) du Cinéma (che a Udine e Pordenone si vedrà integralmente), come De l’origine du XXI siècle e altri.
Si aggiunge alla lista anche lo splendido episodio dell’opera collettiva Ten Minutes Older (Dans Le noir du temps): attraverso sottili e elaborate tecniche di montaggio, il concetto del tempo per Godard espresso sotto forma di 10 piccoli film da un minuto, uniti insieme come infinitesimi frammenti di cinema, schermo e pensiero.

Maggiori informazioni sul sito del Centro Espressioni Cinematografiche.

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