Giovedì 6 dicembre, alle ore 20, presso il Cinema Lumière di Bologna, verrà assegnato il Premio Pier Paolo Pasolini 2007, un riconoscimento conferito dall’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini per premiare la migliore tesi di laurea sull’opera del poeta/regista/scrittore assassinato nel novembre 1975.

La Giuria di questa XXIII edizione, composta dal professor Gianni Scalia (presidente), e dai professori Massimo Fusillo, Guido Santato e Giovanni Spagnoletti – dopo un’accurata lettura delle 19 tesi di Laurea presentate, ha deliberato di assegnare il Premio alla dott.ssa Elisa Ugolini, per la tesi “«Io volevo fare a tutti i costi un film sulla vita di San Paolo…». San Paolo di Pasolini: il calvario di una sceneggiatura”, discussa presso l’Università di Urbino nell’anno accademico 2006/07. La tesi di laurea di Elisa Ugolini ripercorre con scrupolo le tormentate vicende del progettato film su San Paolo esamindando, accuratamente, il testo della sceneggiatura e ricostruendo la storia redazionale che si svolge tra il 1966 e il 1974. Illustra, inoltre, attraverso un’analisi attenta e intelligente, la ripresa del progetto e la revisione della sceneggiatura di Pasolini operate da Zanussi, che a sua volta abbandona il lavoro. La tesi offre, in definitiva, un quadro nuovo ed originale della ricezione del San Paolo pasoliniano, estendendosi anche allo spettacolo recentemente realizzato da Donatella Marchi.

La Giuria, inoltre, ha deciso di segnalare con una menzione speciale la tesi di Luciana Manca, “Pasolini contro e dentro lo spettacolo”, discussa presso l’Università di Pisa, e la tesi di Elisa Mencaglia, “Plauto e Pasolini: la traduzione del Miles gloriosus”, discussa presso l’Università di Milano. La tesi di laurea di Luciana Manca, “Pasolini contro e dentro lo spettacolo”, si segnala per aver affrontato brillantemente la nozione di spettacolo secondo Debord, con acutezza ed eleganza di scrittura. Lo studio ha, inoltre, preso in esame un problema teorico assai spinoso e attuale, quale il rapporto tra la produzione industriale della cultura e l’avvento del neocapitalismo, risolvendolo con ricchezza di idee e spessore culturale.
La tesi di laurea di Elisa Mencaglia, “Plauto e Pasolini: la traduzione del Miles gloriosus”, si dimostra invece meritevole per aver sviluppato una scrupolosa analisi linguistica e stilistica della traduzione pasoliniana del Miles gloriosus, un’analisi attenta anche agli aspetti dialettologici, lessicali, fonetici e metrici. Nell’Introduzione la candidata si è assunta dichiaratamente un impegno notevole, riuscendo nei propri propositi, cioè andare al di là dei risultati sinora offerti dagli studi ufficiali. Nel corso della tesi è stata utilizzata in modo ampio e preciso la bibliografia critica, ed è stato approfondito con acribia lo studio delle varianti.

La giuria ha comunque sottolineato infine l’ottimo livello complessivo delle tesi presentate: un dato molto confortante, che conferma il reale e forte interesse del mondo universitario e dei giovani nei confronti dell’opera e della figura di Pasolini.