The amazing Spider-Man (2012)
Reboot della Marvel
La Marvel Entertainment, dopo aver archiviato il progetto di uno Spider-Man 4 diretto ancora da Raimi, si affida alla sceneggiatura di James Vanderbilt per tornare alle origini della saga.
Peter Parker studente modello e addirittura esperto di biogenetica per un reboot più attento all'aspetto scientifico e decisamente più tenebroso del primo film della trilogia di Raimi. Si è più vicini all'uomo che al supereroe, che deve fare i conti con il misterioso passato del padre e gestire un rapporto complicato con la figlia del capo della polizia.
Malgrado la sequenza di un'americanità impressionante nella quale tutti gli operai della città orientano i bracci delle gru per facilitare il percorso dell'eroe ferito, siamo di fronte a un prodotto con meno spirito patriottico dei precedenti, ma molto più autoironico. E meno male.
Martin Sheen attempato nei panni dello zio, la zia May perfetta nei tratti invecchiati e commoventi di Sally Field.
Il trailer italiano
Le recensioni degli autori:
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Tutto già visto in questa giovanilistica versione di Spider-Man, l'ennesima. Ma il tutto si rivede con rinnovato fresco piacere, grazie alla solita combinazione cinema/fumetto targata Marvel che confeziona, con un bel montaggio, azione, bravi attori, problematicità esistenziali.
Spider-Man torna con successo, duro e con meno poetica USA. Più attento alla psicologia e alle emozioni del personaggio; questa volta il mostro è un lucertolone che si rifugia nelle fogne, che riporta alla memoria l'origine delle Turtles.