"La protagonista di questo film è Regina, una ragazza che vince una vacanza in un ostello sul mare. I proprietari di questo sono due vecchietti che adorano cucinare carne umana. Ingrassano l’ignara Regina con membra umane, per volerla poi cucinare a sua volta.
Ma loro figlio si è innamorato della ragazza. Nel finale una Regina convertitasi all’antropofagia, uccide in combutta con il figlio la vecchia coppia di cannibali. D’ora in poi saranno loro a gestire il ristorante. Vediamo in atto in questa pellicola un processo di conversione e di ricomposizione dell’ordine messo in crisi dall’arrivo della ragazza.
E’ anche un processo di rigenerazione: le nuove leve prendono il posto delle vecchie divorandole.
Non è forse questo caso la metafora del progressivo reinserimento nella società degli ex-figli dei fiori, che avrà luogo a partire dalla fine degli anni Settanta ? La ragazza, che inizialmente si ribella con tutte le sue forze alla famiglia di maniaci, arriva alla fine a farvi pienamente parte. In un certo senso i “cattivi” sono vinti, ma il male non è annientato del tutto.
La famiglia è ancora viva. Si è solo rinnovata."