"Lick the star (1996) rappresenta il debutto ufficiale alla regia di Sofia Coppola e preannuncia il suo primo vero film The Virgin Suicides. Proiettato in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Venezia nel 1998, nella sezione 'Corto Cortissimo', è un cortometraggio in bianco e nero di 14 minuti che Sofia, oltre a dirigere, sceneggia con una sua amica d’infanzia, Stephanie Hayman.
Il soggetto della rappresentazione prende spunto da un romanzo di Virginia C. Andrews, "Flowers in the Attic", uscito con grande scalpore in USA nel 1979 e adattato per la televisione nel 1987.
Il romanzo o fiaba gotica claustrofobica (com’è anche stata definita), narra una controversia storia di incesti e abusi sessuali ambientata nella Pennsylvania degli anni Cinquanta. I protagonisti sono quattro fratellini denominati ‘The Dresden Dolls’ per le loro delicate sembianze tipiche delle bambole di porcellana che, dopo essere portati allo stremo con sbarre alle finestre, punizioni corporali, mancanza di aria libera e di alimentazione, vengono avvelenati dalla nonna, la quale spruzza di arsenico le ciambelle con cui fanno colazione debilitandoli giorno dopo giorno.
La protagonista principale del corto, la bella Chloe, prende spunto da questa storia per progettare di avvelenare i suoi compagni di scuola, considerati troppo immaturi e noiosi per i suoi gusti, attraverso il cibo della mensa scolastica.. Il nome in codice dell’operazione che mette a punto è 'Lick the star', che anagrammato diventa “Kill the rats” (come la scritta che si trova sulle scatole di veleno per topi in cui è contenuto l’arsenico)."