Tre dei quattro episodi di Nightmares - Incubi sono ambientati nella provincia americana e due di questi si sviluppano su corsie stradali, tra soste e fughe da un pericolo che non si vede, ma si percepisce.
Siamo nel 1983, un decennio dopo la nascita del filone horror nato con Hooper, Craven e altri, che individuava nella provincia, specialmente nel Sud, la radice più solida delle paure e delle angosce dell'uomo americano.
Questo film risente ancora di quel clima di sospetto e tensione tipico degli anni Settanta, considerando che la paura dei protagonisti non si materializza se non al termine degli episodi. Che si tratti di un nemico virtuale, di un assassino, di una bestia o del demonio, si ha a che fare con un'assenza, una sensazione. Mai con una presenza.
Un film nato per caso, per inanellare episodi scartati, che rappresenta però un anello di congiunzione tra due decenni e le rispettive filmografie di genere. Da vedere per questo e per la varietà delle situazioni descritte, non badando troppo alla regia, al limite della sufficienza.

A proposito di orrore nelle strade e nella provincia americana, approfondimenti validi si possono trovare nella tesi di Marco Magni, che prende in esame proprio il filone nato negli anni '70 negli Stati Uniti, quello dei cannibali nascosti dietro le porte delle stazioni di servizio, del redneck horror e dei massacri...