"Alien vs. Predator (Usa 2004) di Paul W.S. Anderson è il prequel della saga di 'Alien' (quattro capitoli), raccontata da autori del calibro di Ridley Scott, James Cameron David Fincher e Jean Pierre Jeunet oppure il sequel del più kitsch 'Predator' (due capitoli), sta di fatto che questo film di Paul W.S. Anderson si propone come il punto di incontro tra due delle più terrificanti creature alieni che la storia cinematografica abbia visto.
Alien vs. Predator è estremamente piacevole e indugia nella violenza senza scadere nello splatter. Il regista Paul W.S. Anderson, riesce, soprattutto nella prima parte, a creare un clima claustrofobico e visionario. Alien vs. Predator è anche un continuo omaggio agli altri capitoli. Ammirevole è la scelta di non utilizzare troppa computer graphics in favore di effetti speciali più “vecchia maniera”.
Le creature sono state infatti create dallo staff degli effetti speciali con un puntuale lavoro di modellismo e successivamente animate attraverso meccanismi idraulici (animatronics).
Lo stesso curatore dei trucchi, Tom Woodruff, si è travestito da Alien mentre un ex giocatore di pallacanestro fa il capo dei Predator. Questa scelta, con buona pace della critica risulta decisamente vincente e la pellicola ci guadagna in realismo e naturalezza.
In fondo ciò è perfettamente in linea con l’idea avanzata nei precedenti episodi di Alien (soprattutto in quello diretto da Ridley Scott), in cui la tecnologia ha una connotazione del tutto negativa e controproducente: l’armamentario di cui si dotano gli umani risulta del tutto inutile a placare la presenza dell’unico mostro che riuscirà comunque a fare strage di loro.
Sarà proprio l’androide, inoltre, a segnare la catastrofe introducendo volutamente l’alieno nella navicella con l’intento di riportarlo sulla Terra. La sceneggiatura trae fondamento da un videogioco ed un fumetto della Dark House Comics."